30/08/2018
LIBRI
I santi parlano ancora, bisogna saperli far parlare. Questa biografia di Eurosia Fabris Barban è l’esempio di come questo assunto sia vero nel presente: Paolo Rodari unisce la passione della narrazione a quella della fede, presentando la figura di una donna, madre, catechista e terziaria francescana che non può non lasciare il segno nella cultura odierna, proprio perché richiama a valori antichi e, però, più che mai necessari nell’oggi: dedizione, preghiera, amore che non chiede nulla in cambio.
Come dice il prefatore, Eurosia «sembra aver vissuto in anticipo i quattro “suggerimenti” che papa Francesco, nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, afferma essere l’autentico tracciato che ha reso tali i santi: contemplare Dio perché ci affascini ancora, riprendere l’entusiasmo di annunciare il Vangelo di Gesù, gustare l’amicizia con l’eterno Figlio di Dio, riposando nel suo Spirito e, infine, spendere la propria esistenza per cercare unicamente la gloria di Dio Padre».
Figura il cui culto sta sempre più uscendo dai semplici confini italiani, Eurosia è il perfetto esempio di madre impegnata nell’educazione dei figli e dei giovani, proprio perché la sua stessa esistenza è fondata sulla roccia della carità.
Paolo Rodari, Eurosia. Come un fiore di campo, Edizioni San Paolo 2018, pp. 160, euro 18,00.
PAOLO RODARI milanese (1973), è vaticanista di «Repubblica» e autore di diversi saggi. Con il cardinale Dionigi Tettamanzi ha pubblicato Misericordia (Einaudi Stile Libero, 2015) e, con Antonella Lumini, La custode del silenzio (Einaudi Stile Libero, 2016).
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