Domani in esclusiva su "Famiglia Cristiana" il premier Conte agli italiani: «Questa manovra farà del bene al Paese»


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03/10/2018       PERIODICI

Milano, 3 ottobre 2018 - «Le famiglie e l’Unione europea non hanno nulla da temere: le misure contenute nella legge di bilancio creeranno sviluppo e occupazione. La nostra manovra, per la prima volta, mette al centro i cittadini e fa del bene al Paese». È il messaggio che il Presidente del Consiglio affida a Famiglia Cristiana in un’ampia intervista esclusiva, in cui affronta i nodi dell’attualità e svela aspetti meno conosciuti della sua personalità, replica a chi lo accusa di avere un ruolo meramente rappresentativo e rassicura sulle politiche economiche messe in campo dal Governo.


«La nostra è una manovra», spiega il premier, «che guarda al ceto medio e al nostro tessuto produttivo. Puntiamo alla crescita, attraverso una manovra seria, responsabile e coraggiosa. Negli ultimi anni abbiamo visto che i tentativi di ridurre il debito pubblico con l’austerity, tagliando le spese sociali e gli investimenti hanno sortito l’effetto contrario. Questo governo, invece, si è impegnato in maniera credibile e nell’interesse del Paese a ridurre il debito attraverso misure strutturali per generare crescita. Abbiamo predisposto non soltanto interventi che danno impulso ai consumi e che tagliano le tasse, ma anche il più ampio programma di investimenti della storia italiana. Abbiamo previsto poi un piano di riforme strutturali necessario per rimuovere gli ostacoli che impediscono alle imprese di investire: la deburocratizzazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la semplificazione del codice degli appalti, la riforma del Codice Civile e del Processo civile per diminuire i tempi della giustizia civile e molto altro. Confido che quando i mercati conosceranno nei dettagli la nostra manovra lo spread sarà assolutamente coerente con i fondamentali della nostra economia».


Anche rispetto alla questione dei migranti il premier vuole rassicurare tutti: «Gli unici nemici del Governo sono gli scafisti. Non siamo contro l’accoglienza dei profughi, ma non è possibile farli venire tutti nel nostro Paese».


Conte, che, di recente, si era recato a San Giovanni Rotondo in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di padre Pio, spiega «La sua testimonianza è un costante richiamo all’importanza di adoperarsi per il bene comune. Chiunque si assume la responsabilità di gestire la cosa pubblica, deve orientare le sue scelte in questa direzione». Sull’opportunità della rinascita di un partito dei cattolici, però, afferma che «non serve una nuova democrazia cristiana, ma piuttosto una democrazia dei cristiani». Papa Francesco? «Sono vili e pretestuose le accuse che gli sono state rivolte. Ha sempre svolto il suo apostolato e interpretato il suo ruolo con profonda umanità, sensibilità e umiltà. E il suo spessore religioso lo pone al di sopra di ogni attacco».


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