28/03/2018
LIBRI
Non servono più neppure le indagini sociologiche per endersi
conto che alla Chiesa italiana qualcosa manca. Di più: che a questa Chiesa soprattutto manca qualcuno all’appello. Mancano i ragazzi e i giovani; mancano le donne in età adulta; mancano i laici responsabili.
In Evangelii gaudium papa Francesco indica sia i nodi problematici che le piste di soluzione per porre rimedio a questa situazione. Senza troppe carezze, invita la Chiesa a riconoscere che le sue comunità sono poco abitabili dai giovani, che la questione dell’amministrazione del potere – sostanzialmente in mano agli uomini del sacro – è il vero luogo di frizione con l’universo femminile ed infine che il grande compito della testimonianza e della generazione alla fede è da tempo omesso da coloro che continuiamo a stimare i credenti adulti.
Per questo serve una Chiesa che sappia cogliere le grandi questioni umane oggi in gioco in questo cambio d’epoca, che riesca a superare la propria autoreferenzialità e a parlare alla vita della gente, perché conosce e pensa quella vita
Armando Matteo, La Chiesa che manca. I giovani, le donne e i laici nell’Evangelii gaudium, Edizioni San Paolo 2018, pp. 144, euro 12,00.
ARMANDO MATTEO insegna Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. È autore di numerosi saggi, alcuni dei quali tradotti all’estero. Il suo testo più conosciuto è La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010, nuova edizione 2017. Di recente ha dato alle stampe: L’adulto che ci manca. Perché è diventato così difficile educare e trasmettere la fede, Cittadella, Assisi 2014; Insegnare agli ignoranti. Imparare è nascere di nuovo, EMI, Bologna 2015; Tutti muoiono troppo iovani. Come la longevità sta cambiando la nostra vita e la nostra fede, Rubbettino, Soveria Mannelli 2016. Con Edizioni San Paolo ha pubblicato Il Dio mite. Una teologia per il nostro tempo (2017).
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