"A Nazaret la Parola legge le Scritture" di Alessandro Amapani


Prefazione di Goffredo Boselli. Epilogo di Enzo Bianchi.

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07/03/2019       LIBRI

«Far vivere attraverso la lectio divina la bellezza della lettura,
della meditazione e della preghiera del Vangelo. Ecco il valore e l’interesse del libro che avete tra le mani».

GOFFREDO BOSELLI

 

Perché un nuovo libro sulla lectio divina? C’è ancora altro da dire sul suo significato e le sue tappe? Perché, come ben evidenzia Goffredo Boselli nella prefazione, questo libro non propone semplicemente una nuova introduzione alla lectio divina, ma accompagna il lettore nella scoperta di come Gesù stesso nella sinagoga di Nazaret ha letto le Scritture. Il cristiano, infatti, è chiamato a leggere le Scritture come Cristo le ha lette, ad imparare da lui mettendosi alla scuola della Parola che legge le Scritture.

Per questo, l’autore non sceglie un brano evangelico tra i tanti possibili per iniziare all’arte della lectio sancti evangelii, ma sceglie quel brano in cui l’evangelista Luca codifica la lettura cristiana delle Scritture.

Un libro che non insegna unicamente un metodo ma che, attraverso la lectio divina, vuole educare a gustare e a vivere il Vangelo.


Alessandro Amapani, A Nazaret la Parola legge le Scritture, Edizioni San Paolo 2019, pp. 112, euro 14,00


ALESSANDRO AMAPANI, nato ad Acquaviva delle Fonti (BA) nel 1974, è presbitero della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. Ha conseguito i titoli accademici di baccellierato in filosofia e in teologia presso la Facoltà Teologica Pugliese di Molfetta, mentre ha ottenuto il titolo di licenza e di dottorato di ricerca in teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Già vicedirettore del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana (2002- 2008), oltre a numerosi articoli in riviste di liturgia, catechesi e pastorale, con Edizioni San Paolo ha pubblicato: Un uomo aveva due figli... Riconoscersi figli per diventare padri (2014); L’Evangeliario. Teologia e uso liturgico (2016); Segni e gesti. Nell’umanità della liturgia tutta l’umanità di Dio (2017).


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