"Atti degli apostoli". Versione, introduzione e note di Carlo Maria Martini


Riedizione con Presentazione di Maurice Gilbert, s.j.

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07/05/2019       LIBRI

“Per il Mese Missionario Straordinario il vostro libro di preghiera e di meditazione siano gli Atti deli apostoli”.

PAPA FRANCESCO

 

Un classico dell’esegesi biblica in grado ancora di illuminare quanti studiano la Scrittura, di ispirare quanti hanno responsabilità nella Chiesa, di motivare  quanti si dedicano al servizio della Parola.

 

«Studiavo molto gli Atti degli apostoli e cercavo dove sono oggi i segni di comunità, di piccoli gruppi, di situazioni di emarginazione, di attenzione a realtà di poveri, di handicappati, di gruppi di preghiera dove vivono situazioni sorgive dell’identità cristiana. La domanda insistente era: dove sono i luoghi, le situazioni che possono meglio rivelare quella sorgività evangelica che troviamo nella Chiesa primitiva, negli Atti degli apostoli?». Questa confessione autobiografica, risalente agli anni della sua docenza al Pontificio Istituto Biblico, mostra la preoccupazione ultima di quell’erudito studioso che era il card. Martini: la Scrittura è il luogo più indicato dove la Chiesa può trovare risposta alle domande e alle inquietudini che la attraversano e dove, soprattutto, incontrare Gesù morto e risorto. Questa prospettiva cristologica ed ecclesiale, nonché la straordinaria sapienza esegetica dell’Autore rendono il suo commentario uno strumento indispensabile per comprendere gli Atti degli apostoli e la Chiesa delle origini.

La presente edizione è arricchita da un’ampia Presentazione del prof. Maurice Gilbert, gesuita, successore di Martini come rettore del Pontificio Istituto Biblico, che ricostruisce la genesi dell’opera e ne confronta l’impostazione con quella dei commentari più recenti.


Carlo Maria Martini, Atti degli apostoli. Versione, introduzione e note di Carlo Maria Martini, Edizioni San Paolo 2019, pp. 310, euro 19,00


CARLO MARIA MARTINI(15 febbraio 1927 - 31 agosto 2012), geesuita e biblista, è stato prima docente di critica testuale e poi Rettore al Pontificio Istituto Biblico (Roma); dal 1979 al 2002 arcivescovo di Milano. Il suo pensiero è stato sempre caratterizzato dal primato della Parola di Dio, tanto da avviare fin dal 1980 nella sua diocesi la pratica della Scuola della Parola, ispirata al metodo classico della Lectio divina. Sapeva accostarsi alla Bibbia tenendo in conto sia la sua complessità testuale che la sua dimensione contemplativa e orante, acquisendo così la capacità di confrontarsi e dialogare con le esigenze e i problemi della vita quotidiana. Uomo del dialogo tra le religioni, autore di libri apprezzati in tutto il mondo, la sua cultura e i suoi studi non sono mai stati un pretesto per allontanarsi dal mondo ma gli hanno permesso di parlare alle folle e attirare moltissimi giovani.

 

 


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