11/09/2019
LIBRI
«Al cristiano non può bastare solo la condanna del male, della menzogna, della viltà, della violenza, dell’odio e dell’oppressione; ma egli stesso deve essere autentico testimone, portavoce e difensore della giustizia, del bene, della verità, della libertà e dell’amore. Deve rivendicare questi valori coraggiosamente, per sé e per gli altri».
Don Jerzy Popiełuszko,
commentando il rosario il 19 ottobre 1984, poche ore prima di essere ucciso.
Agosto 1980: nella Polonia oppressa dal regime comunista, ma con gli occhi del mondo puntati addosso in seguito all’elezione di papa Wojtyła, un giovane prete si appresta a entrare in fabbrica tra gli operai in sciopero appartenenti al sindacato libero Solidarność. Nelle sue omelie parla di verità, libertà, giustizia, dialogo.
Si tratta di don Jerzy Popiełuszko. Di lì a poco, nel 1984, a soli 37 anni, verrà ucciso dai servizi segreti polacchi. In forza della sua testimonianza, nel 2010 viene proclamato beato e presto sarà canonizzato.
L’opera inquadra la vicenda di Popiełuszko nel contesto storico e politico del suo tempo, facendo uso di materiali inediti quali i documenti conservati negli archivi della Stasi (i servizi segreti della Germania dell’Est), nell’archivio personale di Giulio Andreotti (in quegli anni ministro degli Esteri), nell’Archivio segreto vaticano e nell’archivio del Partito comunista italiano, insieme a interviste a protagonisti dell’epoca.
Un testo indispensabile per comprendere quanto la vicenda di questo prete martire sia stata un colpo decisivo all’abbattimento della cortina di ferro.
Cesare G. Zucconi, Jerzy Popiełuszko 1947-1984. Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista, Edizioni San Paolo 2019, pp. 264, euro 28,00
CESARE G. ZUCCONI (Londra 1962) è laureato in scienze politiche e dottore di ricerca in storia delle relazioni internazionali all’università «La Sapienza» di Roma. Studioso di storia della Chiesa e dell’Europa centrale nell’età contemporanea, insegna allo «Jena Center for Reconciliation Studies» (JCRS) presso l’università «Friedrich Schiller» di Jena (Germania). È consigliere del «Maximilian-Kolbe- Stiftung» (Fondazione Maximilian Kolbe) in Germania. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato nel 2008 Cristo o Hitler? Vita del beato Franz Jägerstätter, tradotto anche in tedesco (Christus oder Hitler? Leben des seligen Franz Jägerstätter, Echter 2011) e francese (Christ ou Hitler? Vie du bienheureux Franz Jägerstätter, Desclée De Brouwer 2010). Fa parte della Comunità di Sant’Egidio.