"Più vivi, più umani" di Johnny Dotti e Mario Aldegani


"Virtù e vita quotidiana". Dagli autori del fortunato libro "Giuseppe siamo noi".

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28/01/2019       LIBRI

C’è una strada per essere “più vivi e più umani”? Sì, ci dicono gli autori di questo libro, ideale proseguimento del loro precedente Giuseppe siamo noi. È la strada delle virtù, temi forse oggi passati un poco in disuso, quasi dimenticati, ma che devono tornare a essere essenziali nella nostra vita.
Le virtù, però, come occasione concreta e non come teoria, capaci di permeare la nostra esistenza nei suoi momenti decisivi: l’amore, le scelte, il discernimento, la giustizia, la famiglia...

L’esistenza umana, infatti, non è evento puramente biologico, ma qualcosa di più: avventura spirituale, avventura dell’anima. E solo il ritorno alle virtù come caratteristiche umane piene può aiutarci a rendere la vita capace di generare vita: esperienza di comunità e non mero esercizio narcisistico e individuale, perché, come dicono i due autori, «una virtù che non incontra le provocazioni della realtà e le persone concrete, che non si sporca di terra e forse neanche di peccato, non è virtù». 


Johnny Dotti, Mario Aldegani, Più vivi, più umani. Virtù e vita quotidiana, Edizioni San Paolo 2019, pp. 160, euro 12,00


JOHNNY DOTTI, nato a Bergamo nel 1963, sposato con Monica, con quattro figli, imprenditore sociale, pedagogista e docente a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato: con M. Regosa, Buono è giusto (Luca Sossella Editore, 2015) e Oratori generatori di speranza (Edizioni Messaggero, 2016); con Mario Aldegani, La Linea dell’orizzonte (Libreria Editrice Murialdo, 2007) e Tra amici (Libreria Editrice Murialdo, 2010); Tra le sue ultime pubblicazioni: Con:dividere (Luca Sossella Editore, 2018) ed Educare è roba seria (EMI, 2018).

MARIO ALDEGANI, nato a Petosino (BG) nel 1953, sacerdote dal 1980, è religioso della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, insegnante ed educatore. Collabora con diversi istituti religiosi maschili e femminili nella formazione permanente. L’incontro con Johnny Dotti gli ha permesso conoscenze e incontri nel mondo del Terzo Settore. Con Dotti è stato iniziatore anche della Fondazione Talenti. Ha pubblicato per le Edizioni Dehoniane «Levate lo sguardo». Un pensiero positivo sulla vita consacrata (2009).


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