17/09/2019
LIBRI
Mi sono commossa.
Confesso che, scorrendo le pagine di questo libro, più di una lacrima mi è scesa. Sono lacrime che legano la mia storia personale a quella delle donne che Manuela Ulivi racconta con profondità e vicinanza. L’emozione è stata intensa, la sofferenza di questi vissuti ha rievocato in me ricordi e sensazioni che non mi hanno abbandonato.
In queste pagine mi sono ritrovata. Ho visto il mio dolore nella storia di violenza di queste donne. Ma ho anche toccato con mano la determinazione, la forza e la volontà di uscire dal tunnel del maltrattamento. E allora, oltre le lacrime, ho avuto la percezione di un pieno riconoscimento. Mi sono riconosciuta nei cammini di riscoperta e di rinascita che queste donne hanno percorso e continuano a percorrere.
(Dalla prefazione di Lucia Annibali)
Il libro mette al centro le donne che subiscono violenza e quelle che entrano in relazione con loro. Donne che stanno accanto ad altre donne… Perché dalla violenza si esce grazie alle relazioni. E le relazioni al femminile sono quelle più potenti.
Dagli anni Novanta, la Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell’accoglienza, una pratica politica fondata sulla relazione tra donne e sull’accompagnamento senza giudizio e nel rispetto del loro desiderio.
L’obiettivo è descrivere la realtà delle donne maltrattate e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati del maltrattamento in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società ancorata ad aspetti patriarcali nella relazione tra uomini e donne.
Un universo che può essere molto pericoloso e che può essere realmente raccontato solo dalle stesse donne che vivono quotidianamente il fenomeno.
Manuela Ulivi, Vive e libere. La violenza sulle donne raccontata dalle donne, Edizioni San Paolo 2019, pp. 208, euro 18,00
MANUELA ULIVI è un’avvocata civilista esperta in diritto di famiglia e minorile. Da quasi trent’anni svolge attività di volontariato all’interno della Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano (CADMI), il primo centro antiviolenza italiano, nato all’interno dell’Udi (Unione donne in Italia) nel 1986. L’incontro con questa realtà, della quale è diventata presidente nel 2011, ha segnato la sua attività professionale e la sua vita personale. Si è occupata nello specifico di maltrattamenti familiari ed extra familiari e ha ascoltato e accolto molte storie di donne vittime di violenza.
Dalla sua fondazione a oggi, CADMI ha affiancato oltre trentamila donne in difficoltà e dall’apertura della prima casa segreta, nel 1991, ha seguito oltre 800 progetti di ospitalità per donne in stato di pericolo.
Dal 2008 Manuela Ulivi ha coordinato i lavori della rete delle avvocate di D.i.Re (Donne in rete contro la violenza), associazione nazionale che raccoglie 80 centri antiviolenza.