10/12/2020
LIBRI
Una storia vera emersa da un voluminoso carteggio ritrovato dalla famiglia dopo la morte del Capitano Tosti nel 1976: uomini in divisa che nonostante le leggi razziali e i diktat nazisti difesero gli ebrei nel Sud della Francia occupata dalle nostre truppe.
Negli 11 mesi in cui la IV Armata italiana rimase sulla Costa Azzurra e a ridosso della Alpi, fino alla linea del fiume Rodano, si creò una zona in cui gli ebrei trovarono un rifugio sicuro grazie a una rete di salvataggio guidata dal banchiere italo-francese Angelo Donati, dal cappuccino padre Pierre-Marie Benoît e dai nostri Carabinieri reali. Tra questi primeggiò il Capitano Massimo Tosti, che si adoperò, spesso rischiando la vita, nel facilitare il passaggio dei rifugiati che, da tutta la Francia, accorrevano nella zona controllata dal nostro esercito che venne per questo chiamata la “piccola Palestina”.
L’azione del Capitano Tosti proseguì anche dopo il tragico 8 settembre 1943 nella provincia di Imperia, dove continuò la sua opera di salvataggio degli ebrei che questa volta fuggivano dal Sud della Francia invasa dai tedeschi. Nonostante il suo impegno antifascista, a guerra finita il Capitano Tosti rischiò di essere espulso dall’Arma con l’accusa di collaborazionismo.
Ma la verità si impose e quest’uomo retto conobbe riconoscimenti e una giusta carriera.
Giuseppe Altamore, A testa alta. Massimo Tosti, il carabiniere che salvò 4000 ebrei, Edizioni San Paolo 2020, pp. 144, euro 18,00
Giuseppe Altamore è direttore responsabile del mensile BenEssere, la salute con l’anima del Gruppo San Paolo. Giornalista e saggista, vive e lavora a Milano da molti anni, ma le sue radici sono in Sicilia. È autore di Europa, istruzioni per l’uso (Oscar Mondadori, 1992); Tutte le parole dell’economia (Oscar Mondadori, 1994); I predoni dell’acqua (San Paolo, 2004); Acqua Spa (Arnoldo Mondadori, 2006); I padroni delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l’informazione (Bruno Mondadori, 2006); Dalla stessa radice. Ebrei e cristiani, un dialogo intrareligioso (Lindau, 2016). Appassionato di storia e teologia, da qualche anno è impegnato nel dialogo ebraico-cristiano. È autore, insieme a Guido Hassan, di Auschwitz non vi avrà, una famiglia di ebrei italiani in fuga dalla persecuzione nazifascista (San Paolo, 2018) e di Convoglio 53 (San Paolo, 2019).