14/09/2020
LIBRI
È difficile immaginare una sfida più grande di quella educativa. Lo sconcerto domina, infatti, dappertutto per la vertigine che sperimentano gli adulti (genitori e educatori di ogni genere) e i giovani. Mai come in questi tempi è stata così pregnante l’espressione «Emergenza educativa».
Per questo l’iniziativa di papa Francesco che avrà come tema «Ricostruire il patto educativo globale» è un’occasione per tutti: «Tutte le istituzioni devono lasciarsi interpellare […] facendosi carico di un impegno personale e comunitario […] rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione».
Davanti a questa sfida si infrangono lo scetticismo degli adulti e le ferite dei giovani.
Le difficoltà debordano da tutte le parti. Qualcuno propone di arginarle moltiplicando le regole e le istruzioni per l’uso, mettendo paletti e limiti. Ma regole e istruzioni per l’uso si rivelano ogni giorno più incapaci di suscitare l’io, di destare il suo interesse fino a coinvolgerlo in un cammino che lo faccia crescere.
E allora? Dobbiamo gettare la spugna e dichiarare persa la sfida?
«Un imprevisto è la sola speranza» diceva Eugenio Montale.
(...) Il contesto in cui ci troviamo a vivere, si è generato un sospetto: dappertutto infatti domina una sfiducia nei rapporti, con il conseguente altolà sul rischio di abuso e di manipolazione dei piccoli da parte dei grandi insito in qualunque relazione educativa.
(...) Se, da una parte, questo renderà più difficile rispondere alla sfida educativa, dall’altra – paradossalmente –, potrà rivelarsi un’opportunità strepitosa per noi cristiani: potremo testimoniare la sovrabbondanza del rapporto con Cristo che sperimentiamo, da cui scaturiscono una libertà e una gratuità nel rapporto con l’altro.
Julián Carrón, Educazione. Comunicazione di sé, Edizioni San Paolo 2020, pp. 96, euro 5,00
Julián Carrón è nato nel 1950 a Navaconcejo (Spagna). Ordinato sacerdote nel 1975, è stato docente di Sacra Scrittura presso l’Università San Dámaso di Madrid. Dal 2004 si è trasferito a Milano, chiamato da don Giussani a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento di Comunione e Liberazione. È Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione dal 19 marzo 2005. Dall’anno accademico 2004-2005 è docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 2015 è uscito il volume La bellezza disarmata, nel 2017 Dov’è Dio?, nel 2020 Il risveglio dell’umano e Il brillìo degli occhi. Che cosa ci strappa dal nulla?