In libreria "Giovanni. Il Vangelo del discepolo che vide e credette" di papa Francesco


"Lettura spirituale e pastorale". Volume a cura di Gianfranco Venturi, SDB Libro in coedizione Edizioni San Paolo - Libreria Editrice Vaticana

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21/01/2020       LIBRI

 «È molto importante la coppia di verbi vedere e credere. In tutto il Vangelo di Giovanni si narra che i discepoli vedendo i segni che Gesù compiva credettero in lui. Vedere e credere. Di quali segni si tratta? Dell’acqua trasformata in vino per le nozze; di alcuni malati guariti; di un cieco nato che acquista la vista; di una grande folla saziata con cinque pani e due pesci; della risurrezione dell’amico Lazzaro, morto da quattro giorni. In tutti questi segni Gesù rivela il volto invisibile di Dio. Non è la rappresentazione della sublime perfezione divina, quella che traspare dai segni di Gesù, ma il racconto della fragilità umana che incontra la Grazia che risolleva. C’è l’umanità ferita che viene risanata dall’incontro con lui» (papa Francesco).

Le riflessioni-contemplazioni elaborate da papa Francesco sul Quarto Vangelo, raccolte in questo volume, nascono dal suo silenzio, un silenzio in cui prende dimora la Parola che era in principio e si è fatta carne, un silenzio meditativo a cui il Papa è allenato fin dalla sua formazione di fedele discepolo di sant’Ignazio di Loyola, dall’abitudine di accogliere nel silenzio la Parola per farla poi  risuonare nel suo intimo, coglierne tutte le variazioni, aprendosi allo stupore, vedendola nel suo farsi storia di oggi.

Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio), Gianfranco Venturi SDB (a cura di), Giovanni. Il Vangelo del discepolo che vide e credette. Lettura spirituale e pastorale, Edizioni San Paolo, Libreria Editrice Vaticana, pp. 784, euro 35,00

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi. Perito chimico, a 21 anni entra come novizio nella Compagnia di Gesù. Laureato in filosofia, il 13 dicembre 1969 viene ordinato sacerdote. Prosegue quindi la preparazione tra il 1970 e il 1971 in Spagna, e il 22 aprile 1973 emette la professione perpetua. Di nuovo in Argentina, il 31 luglio 1973 viene eletto provinciale dei gesuiti argentini. Il 20 maggio 1992 è nominato vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 3 giugno 1997 è promosso arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Passati neppure nove mesi, alla morte del cardinale Quarracino gli succede, il 28 febbraio 1998, come arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese. Nel Concistoro del 21 febbraio 2001 viene creato cardinale da Giovanni Paolo II. Il 13 marzo 2013 è eletto Papa con il nome di Francesco.

 

 


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