In libreria dal 24 marzo "Il Papa doveva morire" di Antonio Preziosi


"La storia dell’attentato a Giovanni Paolo II". Un libro-inchiesta che ricostruisce l’attentato a Wojtyła attraverso testimonianze dirette. Prefazione di mons. Rino Fisichella.

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18/03/2021       LIBRI

Preziosi non si stanca di analizzare nei particolari tutti gli elementi che emergono dai dossier e dalle testimonianze, cercando di trovare anche nelle molteplici coincidenze una traiettoria per comprendere un piano più ampio di quello descritto dalle cronache.

Dalla prefazione di mons. Rino Fisichella

 

Il 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, a Roma, alle ore 17.17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della nostra storia recente: un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A quarant’anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ricostruisce quel giorno con dettagli poco conosciuti o addirittura inediti, analizza le ragioni e le conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell’attentato.

L’Autore racconta alcune testimonianze dirette (come quelle di suor Letizia Giudici che “arrestò” il terrorista Ali Ağca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal cardinale Stanislao Dziwisz – già segretario personale del Papa – e da tanti altri testimoni.

Il racconto coinvolge il lettore come in un “film” che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell’attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno “doveva morire”). 

Antonio Preziosi, Il Papa doveva morire. La storia dell’attentato a Giovanni Paolo II, Edizioni San Paolo 2021, pp. 240, euro 22,00 

Antonio Preziosi è giornalista, saggista e scrittore. Attualmente è direttore di Rai Parlamento. A lungo corrispondente del servizio pubblico da Bruxelles, ha svolto per anni l’incarico di inviato speciale seguendo i principali avvenimenti di politica interna e internazionale. Ha diretto Radio Uno, Giornale Radio e Gr Parlamento. Studioso di questioni religiose e vaticane, è stato anche Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.


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