“La testimonianza di Joy è un patrimonio dell’umanità” ha scritto papa Francesco di questo libro, che lo ha commosso. E l’ha indotto a scriverne una prefazione che attraversa queste pagine come un vento forte, rendendole così vive e attuali. Lo ha definito un “dono” della protagonista “a ogni donna e a ogni uomo che coltivi un’autentica passione per la salvaguardia della vita”.
Joy ha 23 anni quando a Benin City viene convinta da un’amica di fiducia a partire per l’Italia con la promessa di un lavoro con il quale potrà mandare denaro alla sua famiglia e proseguire gli studi. Poche ore di viaggio per rendersi conto che è stata ingannata ed è precipitata in un girone infernale: la drammatica traversata del deserto, i campi di detenzione libici, veri e propri lager dove subisce violenze crudeli e conosce orrori indescrivibili, il barcone alla deriva nel Mediterraneo.
Salvata miracolosamente dal naufragio, al suo arrivo in Italia scopre che il lavoro promesso è “la strada”, dove la madam l’obbliga a prostituirsi con il
ricatto del woodoo e di un debito di 35.000 euro. A Castel Volturno, in Campania, diventa una schiava di aguzzini senza pietà. Ma Joy, anche nei momenti più drammatici, sorretta dalla forza atavica delle donne della sua terra, non smarrisce mai la fiducia in quel Dio che, sin da bambina, sente come un Amico che abita in lei.
Un libro potente, raccontato in prima persona dalla testimone eccezionale di quel “crimine contro l’umanità”, come lo ha definito Papa Francesco, che a nostra insaputa coinvolge tutti. Un racconto illuminato dal sorriso e dalla gioia di vivere della protagonista che riesce a sfidare e a sconfiggere l’assurda banalità del male.
Mariapia Bonanate, Io sono Joy, Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta, Edizioni San Paolo 2020, pp. 176, euro 16,00
MARIAPIA BONANATE vive a Torino, dove si è laureata in materie letterarie. Dopo aver insegnato, si è dedicata al giornalismo, collaborando con quotidiani e riviste, fra cui Famiglia Cristiana. È stata condirettore della storica testata del settimanale nazionale “il nostro tempo”. Ha scritto réportage da diversi continenti, tutti accomunati dal desiderio di scoprire “buone notizie” e di costruire con i lettori la speranza che va al di là di ogni speranza umana. Alcuni titoli dei suoi libri: Perché il dolore nel mondo? (Paoline); Il Vangelo secondo una donna (Paoline); Suore (Rizzoli), da cui Dino Risi ha tratto un film televisivo; Preti (Rizzoli); Donne che cambiano il mondo (Mondadori); Una lampadina per Kimbau (Mondadori); Io sono qui (Mondadori), sulla lunga malattia del marito colpito dalla sindrome di Locked in; I bambini della notte (Il Saggiatore); Polvere rossa (San Paolo); Savana on the road (San Paolo), ambientati in Africa.