Dal 19 aprile in libreria "L’invidia di Satàn" di Marco Pozza


"Le quattro stagioni"

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13/04/2021       LIBRI

Adesso è facile, «basta il suo nome, Maria, perché gli uomini esagerino, non capiscano più nulla. La chiamano povera donna, Madonna, bella donna. L’Immacolata, l’Avvocata, la Regina. I poeti han grattato il fondo del barile per escogitare le parole più giuste, le meno slab­brate, le più ardite». Lei, però, ama presen­tarsi con passi felpati, raccontata dalle nonne ai bambini, pregata dai bambini per i nonni. Invocata da santi, delinquenti e criminali.

Marco Pozza, “alla prova di Maria”, ne ce­lebra l’unicità tessendo in armonia la devo­zione popolare, la teologia cattolica, i rac­conti paesani. Rievoca la storia di Gesuina, una vecchia amica della nonna che, solo nel nome, teneva nascosto l’agguato di Maria. Del suo Figliolo: «Perché Gesuina è la ver­sione femminile del maschile Gesù». Maria è il Gesù in miniatura, «la versione umana più vicina al Dio (dis)umano». Dalla nonna, mentre cucinava i broccoli, impastava i dol­ci, faceva la pasta a mano: l’ha conosciuta lì, l’autore, la Vergine di Nazareth.

L’invidia di Satàn, l’imbecille fatto carne.

Il libro è un viaggio dissacrante e profondo attraverso le quattro stagioni della Vergine, con sullo sfondo i venti misteri del santo Ro­sario, «la corda di impiccagione di Satàn» come gli ha insegnato la nonna. Una storia ch’è tutt’ora muro di cinta tra il tempo e il non-tempo. Tra l’uomo mortale e il suo Dio.

Storia di una Madre, affidata alle labbra: «Dovevate sentire nonna recitare il rosario!»

Marco Pozza, L’invidia di Satàn, Le quattro stagioni di Maria, Edizioni San Paolo 2021, pp. 208, euro 16,00

Marco Pozza(Calvene, 1979) è parroco del carcere di Padova. Da teologo, ha scelto di abitare la periferia, laddove è più eviden­te il contrasto tra vita e morte, speranza e angoscia, bene e male.

Con la sua scrittura dissacrante e profonda, per San Paolo ha pubblicato una trilogia sul­la figura di Cristo (L’imbarazzo di Dio, L’ag­guato di Dio, L’iradiddìo). A seguire Il contrario di mio e Ciò che vuoto non è. Assieme a Papa Francesco ha firmato quat­tro programmi televisivi: Padre Nostro,Ave Maria, Io credo (con la regia di Andrea Salva­dore), divenuti altrettanti bestseller pubbli­cati da Rizzoli. Nel 2021, sul canale NOVE di Discovery Italia, ha ideato e condotto Vizi e virtù, serie televisiva ispirata alla Cappella degli Scrovegni, per la regia di mons. Dario Viganò.

Con la parrocchia del suo carcere, ha raccol­to e scritto i testi della Via Crucis 2020, cele­brata nella piazza San Pietro vuota. Ha vinto il «Premio Biagio Agnes 2016» e il «Premio Paolo VI – Civiltà dell’amore 2020». Per RaiUno è uno dei conduttori della rubrica «Le ragioni della speranza».

Il suo sito è: www.sullastradadiemmaus.it.


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