13/04/2021
LIBRI
Adesso è facile, «basta il suo nome, Maria, perché gli uomini esagerino, non capiscano più nulla. La chiamano povera donna, Madonna, bella donna. L’Immacolata, l’Avvocata, la Regina. I poeti han grattato il fondo del barile per escogitare le parole più giuste, le meno slabbrate, le più ardite». Lei, però, ama presentarsi con passi felpati, raccontata dalle nonne ai bambini, pregata dai bambini per i nonni. Invocata da santi, delinquenti e criminali.
Marco Pozza, “alla prova di Maria”, ne celebra l’unicità tessendo in armonia la devozione popolare, la teologia cattolica, i racconti paesani. Rievoca la storia di Gesuina, una vecchia amica della nonna che, solo nel nome, teneva nascosto l’agguato di Maria. Del suo Figliolo: «Perché Gesuina è la versione femminile del maschile Gesù». Maria è il Gesù in miniatura, «la versione umana più vicina al Dio (dis)umano». Dalla nonna, mentre cucinava i broccoli, impastava i dolci, faceva la pasta a mano: l’ha conosciuta lì, l’autore, la Vergine di Nazareth.
L’invidia di Satàn, l’imbecille fatto carne.
Il libro è un viaggio dissacrante e profondo attraverso le quattro stagioni della Vergine, con sullo sfondo i venti misteri del santo Rosario, «la corda di impiccagione di Satàn» come gli ha insegnato la nonna. Una storia ch’è tutt’ora muro di cinta tra il tempo e il non-tempo. Tra l’uomo mortale e il suo Dio.
Storia di una Madre, affidata alle labbra: «Dovevate sentire nonna recitare il rosario!»
Marco Pozza, L’invidia di Satàn, Le quattro stagioni di Maria, Edizioni San Paolo 2021, pp. 208, euro 16,00
Marco Pozza(Calvene, 1979) è parroco del carcere di Padova. Da teologo, ha scelto di abitare la periferia, laddove è più evidente il contrasto tra vita e morte, speranza e angoscia, bene e male.
Con la sua scrittura dissacrante e profonda, per San Paolo ha pubblicato una trilogia sulla figura di Cristo (L’imbarazzo di Dio, L’agguato di Dio, L’iradiddìo). A seguire Il contrario di mio e Ciò che vuoto non è. Assieme a Papa Francesco ha firmato quattro programmi televisivi: Padre Nostro,Ave Maria, Io credo (con la regia di Andrea Salvadore), divenuti altrettanti bestseller pubblicati da Rizzoli. Nel 2021, sul canale NOVE di Discovery Italia, ha ideato e condotto Vizi e virtù, serie televisiva ispirata alla Cappella degli Scrovegni, per la regia di mons. Dario Viganò.
Con la parrocchia del suo carcere, ha raccolto e scritto i testi della Via Crucis 2020, celebrata nella piazza San Pietro vuota. Ha vinto il «Premio Biagio Agnes 2016» e il «Premio Paolo VI – Civiltà dell’amore 2020». Per RaiUno è uno dei conduttori della rubrica «Le ragioni della speranza».
Il suo sito è: www.sullastradadiemmaus.it.