16/11/2021
LIBRI
Quando la sera del 13 luglio 1949 la Santa Sede ufficializzò il decreto del “Sant’Offizio” di scomunica per i comunisti, fu veramente una sorpresa. Non veniva, infatti, colpita solo la dottrina comunista, da sempre condannata dalla Chiesa, ma anche e soprattutto quanti, scienter et libere, la professavano, la difendevano, la propagavano. E questo accadeva per la prima volta. Diverse furono le interpretazioni date all’epoca e negli immediati anni a seguire. Ma solo ipotesi. Oggi, però, grazie a una mirata ricerca condotta negli Archivi vaticani, del “Sant’Offizio” in particolare, è possibile dare una risposta alle tante domande.
Presentando carteggi assolutamente inediti, relativi al pontificato di Pio XII, il volume ripercorre le fasi salienti del “processo” decisionale, svelando protagonisti, retroscena e dinamiche interne del Sant’Offizio e offrendo, al contempo, una prospettiva nuova con cui analizzare sia il contesto storico in cui maturò il “decretum”, sia la fase applicativa di una “scomunica” che, tra reazioni e chiarimenti, incise profondamente nel tessuto sociale italiano. Sia ecclesiastico che laico.
Cesare Catananti, La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant’Offizio, Edizioni San Paolo 2021, pp.384, euro 25,00
Cesare Catanantimedico, già direttore generale del Policlinico “A. Gemelli” di Roma e docente di Storia della Medicina, ha da sempre orientato la sua ricerca e le relative pubblicazioni sulle tematiche dell’organizzazione sanitaria e della riflessione storica. Tra i saggi si ricorda il volume Medicina: valori e interessi. Dichiarati e nascosti. (Vita e Pensiero, 2002).
In epoca più recente i suoi interessi si sono rivolti alla Storia contemporanea e su questo filone, nel 2017, insieme a Sandro Barbagallo, ha pubblicato per le Edizioni San Paolo La Gendarmeria Vaticana: dalle origini ai giorni nostri. Nel 2020, sempre per San Paolo, ha pubblicato Il Vaticano nella tormenta, libro nato da anni di ricerca presso l’Archivio della Gendarmeria Pontificia, a cui l’autore ha avuto accesso in via del tutto eccezionale.
Oggi offre al pubblico il frutto di un’altra lunga e attenta indagine, negli Archivi vaticani da poco aperti agli studiosi del periodo del pontificato di Pio XII.