08/06/2021
LIBRI
“Per trovare Dio bisogna prima essersi ‘persi’. È quando siamo smarriti, spogliati di certezze rassicuranti, che siamo pronti a guardarci dentro, a ritrovarci”.
Così Massimo Orlandi sintetizza un ideale che, se è certamente cristiano, non smette di trovare eco in ogni coscienza, anche non credente. Le storie umane e cristiane sono, infatti, tutte percorsi unici e affascinanti, quando abbiano al centro la volontà di un cammino alla ricerca di senso e, insieme, la consapevolezza di una fragilità da ammettere e con la quale fare i conti.
Proprio da una fragilità (anzi da molte) Romena è nata: la fragilità di un prete che si rimette in gioco, di giovani che scommettono su una strada scoscesa, di adulti che accettano la propria imperfezione e, nonostante questo, non temono cammini non scontati. Dal 1991, da allora, la Fraternità di Romena è un punto di incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove, nel pieno rispetto delle storie e delle differenze individuali, avere la possibilità di rientrare in contatto con sé stesso e, se vuole, con Dio.
Il presente libro racconta, attraverso la voce appassionata di uno dei fondatori, la storia di questa straordinaria esperienza spirituale che si offre come un vero “porto di terra” per chiunque abbia occhi capaci di cercare il cielo.
Massimo Orlandi, Romena. Porto di terra, Edizioni San Paolo 2021, pp. 224, euro 18,00
Massimo Orlandi (Pratovecchio, Arezzo, 1965) è giornalista e scrittore. Nato e cresciuto vicino alla pieve di Romena, ha accompagnato il percorso della Fraternità sin dal suo inizio, nel 1991. Cura tutti gli incontri che vengono organizzati a Romena ed è responsabile dell’attività editoriale della Fraternità. Ha dedicato molti suoi lavori al racconto biografico di crescita umana e ricerca spirituale di testimoni speciali. Tra i suoi libri: Giovanni Vannucci custode della luce; Invisibile agli occhi (con Wolfgang Fasser); Il morso del più (con Luigi Ciotti), tutti per le Edizioni Romena. La terra è la mia preghiera. Vita di Gino Girolomoni, padre del biologico (Emi) e Abbi cura di me (con Simone Cristicchi, San Paolo).