PAPA FRANCESCO IN ESCLUSIVA A CREDERE: «NOI CHIERICI OGNI TANTO VIVIAMO NELL’AGIO»


Movimenti ecclesiali, donne nella Chiesa e omosessuali. A dieci anni dalla fondazione, il settimanale Credere intervista in esclusiva papa Francesco: «Nessuno si scandalizza se benedico un imprenditore che sfrutta la gente, mentre accade se si tratta di un omosessuale. È ipocrisia».

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08/02/2024

E' un papa Bergoglio confidente e a cuore aperto quello che emerge in una profonda intervista rilasciata in esclusiva, per la prima volta, al settimanale Credere – periodico del Gruppo Editoriale San Paolo - nel numero da domani in edicola.

Intervistato dal direttore della testata, don Vincenzo Vitale, papa Francesco ripercorre gli anni del suo pontificato tra confidenze personali e temi di stretta attualità, dalla benedizione delle persone omosessuali, al Giubileo, al coinvolgimento dei giovani. A tal proposito sottolinea: «Ci sono esperienze pastorali che parlano alla gente semplice (…) Ci sono anche realtà “sofisticate”, che non arrivano, movimenti un po’ “esquisiti” e che tendono a formare una “ecclesiola”, di persone che si sentono superiori» sferza il pontefice.

L’intervista si concentra anche sul ruolo donne nella Chiesa: «Aprire alle donne il lavoro in Curia è importante» - spiega - «Nella Curia romana ora ci sono diverse donne perché fanno meglio di noi uomini in certi incarichi»per poi rassicurare sul suo stato di salute: «La Chiesa si governa con la testa, non con le gambe».

Netta anche la risposta sulle polemiche nate dopo la Dichiarazione Fiducia Supplicans: «Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo. Mentre si scandalizza se la do a un omosessuale…. Questo è ipocrisia! Il cuore del documento è l’accoglienza

Infine Francesco desidera una Chiesa più capace di essere vicina alle persone: «Quando sono con l’amministrazione, sì faccio quello che devo fare…ma quando sono con la gente, è un’altra cosa. La gente soffre tanto… noi chierici a volte viviamo nell’agio… occorre vedere il lavoro, la sofferenza della gente…»

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Credere, a più di dieci anni dalla fondazione della testata, nata in occasione dell’elezione di papa Francesco nel 2013, desidera continuare a raccontare la fede privilegiando la scelta di proporre e motivare buonenotizie.

Il settimanale - diffuso in tutta Italia con 60 mila copie e 200 mila lettori – ha scelto di restare convintamente in formato cartaceo per continuare a essere uno strumento da utilizzare durante la settimana, come già accade, in famiglia, nelle scuole, nei gruppi, nei movimenti e nelle associazioni ecclesiali.